«Quando leggo un libro, mentre lo faccio, prendo appunti. Li prendo da una pagina all’altra e non penso a cosa ho scritto prima, perché vengono presi in maniera non sistematica e, dopo, come a voler ripercorrere il tragitto, io cerco ogni parola scritta, ogni appunto preso e cerco di capire cosa mi è successo mentre ero immobile solo con il corpo, mentre ero spinto in una direzione e poi in un’altra, dalla narrazione.
Alla fine de L’odore dei cortili, di Giuliano Brenna, ho letto, scritto a penna, e la cosa mi incuriosisce, Mattia Rosenberg, su una pagina all’inizio e poi, sempre di mio pugno, Mattia, e più avanti, Rosenberg… il che prova che questo nome tornava, nella mia mente, suonava, in continuazione e lo scrivevo come se temessi di scordarlo.
Mattia Rosenberg, e poi pensavo, spesso, questa non è la storia di Mattia, è la guerra di Mattia che si svolge in Portogallo, durante la fine della dittatura di Salazar e l’inizio della Democrazia [continua a leggere la recensione di Pierangelo Consoli 👇👀]»
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Notizie » Satisfiction: L’odore dei cortili
Recensione [Libri] 31/10/2024 12:00:00