Pubblicato su Nazione Indiana il Cap. 28° del romanzo “Manomissione” di Domenico Conoscenti: “In un dopopranzo d’estate, che estate non è”
«Preso dai pensieri che mi pulsano per la testa, non mi sono accorto di essere arrivato sotto casa. Infilo la chiave nella toppa del portone. Faccio le scale di casa mia. Apro la porta di casa mia. Entro, richiudo e accendo le luci. Ma è davvero casa mia? È la mia, almeno dovrebbe, ma è come se non lo fosse veramente. Potrei mettermi a osservare questi spazi come una telecamera che scorre lenta, e cercare di ricordare se le cose presenti coincidano con quelle che la mia memoria ha conservato: posizione, forma, dimensioni, colore… Forse Certuni hanno creato una copia quasi esatta di casa per farmi confessare qualcosa che (ancora) non so o farmi impazzire perché invece, senza saperlo, so troppo. Oppure Qualcosa cerca di nascondere, sotto l’apparente continuità del reale, un cambiamento già in corso, in modo che io possa accorgermene solo quando non potrò più fare nulla per impedirlo e nemmeno fuggire, e a quel punto dovrà eliminarmi o inserirmi nell’ingranaggio creato per i suoi scopi malvagi... [continua a leggere 👇👀]»
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Nazione Indiana: Manomissione
Proposta di lettura [Libri] 29/09/2025 12:23:59