Ringraziamo Antonio Piscitelli per la recensione ad “Acrobazie”, storie brevi e brevissimi di Alessandro Trasciatti.

«Il miracolo di “Acrobazie” è che i brani sono tutti intervalli, vuoti, spazi nella tasca sfondata di un vecchio cappotto, interstizi, intercapedini. Come fai a comporre un pieno con sole cavità? È proprio questo il divertimento, perché devi immaginarti l’io narrante non attraverso ciò che dice, ma attraverso ciò che non dice. Ciò che dice è un gioco, un depistaggio.»

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