«“Esiste una lunga tradizione di linguaggio poetico alimentato di scienza, anche se è una tradizione discontinua o non percepita nel suo valore, perché messa sotto l’etichetta respingente di poesia didascalica”.
Ecco che nasce questo interessante itinerario delle poscienzìe di Roberto Maggiani, nutrite da un amore per la fisica che in realtà è tensione costante verso il fascino arcano dell’esistere. “Ogni stato esistenziale intorno a noi era scansionato alla luce di pagin(e_e)_pagine di formule che tutt(o_o)rnavano » ogni particella di luce che ci colpiva era conosciuta sin dalla sua f☼nte »”, dichiara l’autore in un passaggio in prosa relativo agli anni di studi universitari alla Normale di Pisa. [continua a leggere la recensione di Gianni Antonio Palumbo 👇👀]»

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