🌱 Un libro parla anche attraverso la sua copertina. Come per tutte le nostre copertine, siamo andati appositamente a cercare l’immagine più adatta: su questo libro di Gualberto Alvino, “Rethorica novissima”, il secondo titolo della nostra collana Poesia, vediamo il particolare di un affresco situato su una parete della Libreria Piccolomini del Duomo di Siena: riuniti in un cenacolo, delle persone, dotti e chierici, stanno leggendo e, in modo evidente ma pacato, scambiano tra loro opinioni, commentano, ragionano. In basso a sinistra c’è un elemento angelico-spirituale che sembra invitare l’osservatore ad ascoltare e, perché no, a intervenire nel processo dialettico, ma la scena, così come è costruita, ci invita a farlo con l’autorevolezza e il sostegno di una parola scritta che ci arriva da lontano, quella dei testi, classici o sacri, che ciascuno dei dialoganti ha in mano. Il consesso dà l’idea di una sinfonia di voci in cerca di una verità.
🍃 Ebbene, “Rethorica novissima” è pensabile come una parola autorevole e colta ma anche volutamente canzonatoria verso tutti quegli atteggiamenti saccenti, e non sapienti, della contemporaneità, che allontanano dal cenacolo di una verità condivisa e dalla pienezza del pensiero.
🌿 In questo libro, da una parte c’è la retorica come: “Atteggiamento dello scrivere o del parlare, o anche dell’agire, improntato a una vana e artificiosa ricerca dell’effetto con manifestazioni di ostentata adesione ai più banali luoghi comuni”, dall’altra è la retorica come eloquenza: “L’eloquenza come disciplina del parlare o dello scrivere, fondamento di gran parte dell’educazione letteraria dall’antichità classica”.
🍀 L’immagine si completa aprendo la bandella anteriore della copertina.
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Notizie » La copertina di “Rethorica novissima”
Nuova pubblicazione [Libri] 17/09/2021 12:00:00