Su Versante ripido, che ringraziamo per l’attenzione che dedica a una pubblicazione di Il ramo e la foglia edizioni, c’è una acuta recensione di Donato Di Stasi, che pure ringraziamo, allo stupendo libro di Gualberto Alvino, “Rethorica novissima”, il titolo della recensione è tutto un programma: “Mappamondi fritti e altre ribalderie critiche”.
«Introibo. La poesia è una linea tagliente che attraversa la realtà, eppure i molti che la praticano ne riducono il potere di interdizione e di critica, ostinandosi a fabbricare sui suoi segmenti labirinti falsi e innocue astruserie con il solo effetto di diradare ulteriormente lo sparuto pubblico dei lettori.
Per fortuna Gualberto Alvino e la sua opera al vaglio ermeneutico, Rethorica novissima, appartengono alla specie antimetafisica delle creature innervate d’inchiostro, capaci di effondere pensieri acidi e controemozioni, secondo un radicale distacco dal poetically correct.
Il Nostro ha imparato a fare a meno dell’io (il frutto avvelenato della postmodernità), ha dichiarato l’uscita di scena della soggettività che reclama per sé tutte le energie e che inghiotte l’immenso campo dei fatti e delle cose, della Cronaca e della Storia. [continua 👇👀]»
🔍 approfondisci:
leggi la recensione su Versante ripido »
📖 visita la pagina del libro
Notizie » Versante ripido: Rethorica novissima
Recensione [Libri] 18/04/2022 11:57:23