Ringraziamo CrunchEd per la recensione ai racconti di Giulia Tubili, “Codice a sbarre”, storie di assenti e di simbionti in cattività:
«Codice a sbarre è una raccolta di racconti di cui è difficile trovare una definizione. Ci sono gusti per palati di diverso tipo ma se dovessi riassumerli con una sola parola, un aggettivo, li definirei ferrosi. Quel ferro reso friabile in superficie e corroso dalla ruggine.
Il lettore che ama la scorrevolezza, le parole semplici, potrebbe essere tentato di segnare una tacca sul dorso della copertina e contare quanti gliene mancano alla conclusione, come fanno i reclusi sulle pareti delle celle.
Chi ama il virtuosismo della parola, le frasi ricercate, l’assenza di banalità, è capace di rileggere con piacere le stesse frasi e ritenere di trovarsi in una prigione dalle solide sbarre, confortevole in tutti i sensi. [continua a leggere 👇👀]»
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Notizie » CrunchEd: Codice a sbarre
Recensione [Libri] 14/11/2022 10:51:09