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Notizie » Spazio Pagliarani, Roma, 09/02/2023: Rethorica novissima

Presentazione [Libri] 06/02/2023 12:00:00

📚 Presentazione della raccolta di poesie di Gualberto Alvino: “Rethorica novissima”.
🌍 Spazio Pagliarani di Roma, l’evento si tiene in via Marcantonio Bragadin 122 b.
📆 9 febbraio 2023
🕐 ore 18:00
👉 Relatori: Claudio Giovanardi, Francesco Muzzioli, Giuseppe Manfridi, Gisella Blanco.

Ingresso libero.

*

📖 Una poesia tratta da “Rethorica novissima” di Gualberto Alvino:

De gauche à droite

temo che la faccenda si complichi più del dovuto
il nostro ne converrai è lavoro da braccianti badilanti
si suda bestemmia letica coll’acqua sputazzi dietroporta
non rispondi al figlio che chiama fosse mai nato
tendendo la corda da tomo a tomo se ne va sull’eureka
d’una paroletta sbagliata ballonzola si tuffa
si riaccende s’affioca nel giochetto novo senza te
strilla maestri come l’aiutobibliotecario appena
ci scorge nel lato corto del giardino pensile ma dico
maestri di che? sapessero i tarli le ambagi
i varî lacerti che non si parlano ma un filo dev’esserci
basta applicarsi saltare pranzi fumare
il più possibile caffè neramaro a torrenti
ho idea che siamo in tanti nello stesso guado
non meritare il titolo non voltarsi sperando nell’errore
di persona imprescindibile è del resto la forza
risanatrice — Vis Medicatrix Naturae —
che ogni essere vivente possiede
questi poeti santiddio questi cercatori della malora
è più che evidente questi professori
associati dissociati queste performer dalle creste
ricciute labbri secchi senza vergogna le cui poesie certo
non perseguono l’art pour l’art eppure quello
è l’esito che non puoi a meno
di cogliere disinvolta manipolazione linguistica
lacerazione del tessuto sintattico scancellato
ogni segnale di direzione l’azione sovvertitrice
vien voglia di torturare massacrare mozzare
spegnere e mettersi a parlar d’altro
o non parlare affatto spegnere soltanto
smorzare proprio tutto sia da pietà tocca
essemplo etterno
qui importa precisare la nequizia di colei
per cui tutto ciò avviene sia come le piace
mal mio grado vorrei tuttavia soggiungere
vita bastamente comoda sin da sua apparsa
salvo trasgredir norma e fu finimondo
lei la becera l’immonda la sozza fiato di giglio
torniamo qui fra segni che non hanno aria di segni
se il testo cessa d’esser chimerico allora sì ma
è necessario esplicitarne le fasi comma
per comma le cose vanno diversamente quando
ciò che domanda d’esser compreso è compreso
almeno in parte
almeno quello
tutt’al più pare simula camuffa quando
nel boschetto la sbatté al tronco l’accecò
e disse trovami
per altri la borsa ma per lui
mettre en texte il chiodo fisso del mattino
velut in arcem scrutando il pacco delle nuvole irregolari
viene a luce un fatto di gran rilievo vale a dire
la santissima s(c)emenza del mondo
i brusii che fa la serpaia di carne da che
ti sgrovigli in un balzo per piombare
con esquisita minuzia
nella paradossografia antica e medievale
dentro l’impresistica secentesca come
fossero luoghi ricordi sapori
ciò che è più probante
gli uni rispetto agli altri
sed de hoc satis
esta è bassa poetria de maledicto
philologo et huomo

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