«La caduta, una caduta verso la quale cammina ogni essere umano. La bellezza, la fragilità e la forza tutta nelle storie che l’accompagnano e dicono i nomi e i luoghi: padri, madri, parenti, amiche, strade, luoghi, città, animali domestici, suoni, case, geografie sentimentali.
“Se camminare fa troppo rumore” è la storia di una caduta, di un inciampo di vita in cui l’autrice Giusi D’Urso imbastisce un doppio e lineare filo di narrazione: passato e presente. Questa è la storia di Sofia, siciliana d’origine e trapiantata a Pisa, una storia di un mancato allineamento, di colpe di padri e madri che schiacciano e di un tessuto d’anima che non trova requie, Sofia corre, cammina, si affanna, procede come può per raggiungersi, ma non trova la cura che merita o forse si. Amicizia, violenza domestica, malattia sono tra i temi trattati, Giusi lo fa con molta grazia: c’è molto affetto, rispetto e tenerezza verso la rappresentazione implacabile del reale.
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:: Come mai per la tua protagonista hai scelto un nome così evocativo: Sofia?
🎤 Mi piaceva il suono, dolce e soave, quasi un sussurro: con la sua esse, poi con la effe, la i che si allunga un microsecondo fino ad arrivare alla a e così chiudere. Mi sembrava un delicato pacchetto regalo, scartato quasi di nascosto, nell’angolo intimo di una casa, nell’attimo più dolce di una giornata qualunque. Il suono evocato dal nome a contrasto con il caos e il frastuono che abitano i pensieri della protagonista. Il nome è stato scelto in questa chiave... [continua a leggere l’intervista a cura di Francesca Grispello 👇👀]»
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Notizie » Morel, voci dall’isola: in dialogo con Giusi D’Urso
Intervista [Libri] 05/09/2025 12:00:00